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"CENSURA? Non diciamo stupidaggini, la Guzzanti non ha fatto satira!"
Desitero prodestare uficialmende per tute le menzognie che sono sdade scrite su questo sito a propossito dela cenzura nela Rai. Cio non è vero, e ho bordato con me le brove che lo timostrano. E poi biantatela di sbostare i baletti apena mi asento un momendino. Firmato, L. A. (Eggovi le brove)...

Intervista del Corriere della Sera di oggi (12.12)
al direttore generale della Rai Cattaneo.

RAI, NON CÈ CONFLITTO DINTERESSI. Cattaneo: sì anche a un cda ridotto. La Guzzanti non ha fatto satira


ROMA - Sabina Guzzanti addio. LUlivo parla di censura alla Rai, direttore generale Flavio Cattaneo...

«Nessuna censura, solo la risoluzione consensuale di un contratto su proposta del produttore di Raiot . Una delibera del Consiglio prevedeva lesame delle registrazioni per evitare nuovi guai legali. Alla fine ho proposto di rivedere puntata per puntata e non tutte e cinque insieme. Dagli autori è arrivato un no. Adesso gli impegni del produttore, i piani degli studi tv non coincidono più, i tempi sono saltati».











E la delibera del Consiglio che "prevedeva lesame delle registrazioni", "puntata per puntata", non è per caso censura? O come la vogliamo chiamare da oggi? Consigli per le vendite?


La presidente Lucia Annunziata la accusa di non aver avuto la volontà di risolvere il problema.

«Mi dispiace che lo dica. I miei tentativi sono su carta. Magari eravamo in disaccordo su chi dovesse rivedere il programma: il Consiglio, io, lufficio legale... Ma sul fatto che si dovesse farlo, non ci piove. È impensabile che qualcuno possa fare senza controllo una "propria" Rai».






Appunto, limportante è che siano "su carta", no? Poi, chi li deve mettere in atto, beh.... quello è solo un piccolo dettaglio tecnico.


Fine della satira nella «sua» Rai, Cattaneo?

«Non diciamo sciocchezze. Questa Rai ha trasmesso Fazio, Albanese, Corrado Guzzanti, Blob, Crozza, i prodotti della Dandini... e qualcuno vede La grande notte su Raidue? È satira addomesticata? A primavera si tornerà a lavorare coi produttori di Raiot , magari coi Guzzanti».




Appunto, "ha" trasmesso, passato prossimo. Quindi, fine della satira.
Non capisce litaliano, direttore? Dove sarebbe mai, la sciocchezza?


Giuseppe Giulietti, Ds, accusa: è una Rai al guinzaglio del governo.

«Nessun guinzaglio. Ma quei monologhi non erano satira ma pura politica. La Guzzanti vuole fare informazione? Benone, pronti a discuterne, e non scherzo. Ma linformazione ha le sue regole: possibilità di replica, uguale spazio per tutti. Questa regola liberale non può improvvisamente diventare illiberale nel nome di una satira che, ripeto, satira non è».




Lei ha mai sentito il termine "satira politica"?

(Psssst.. Direttore: non lo dica a nessuno, ma pare che la libertà di parola inizi proprio dove non c'è più nessuno che decide cos'è questo e cos'è quello! Se no, si chiama presa per il culo.)

Intanto il conflitto di interessi non è risolto. Quanto può essere libera la Rai in queste condizioni?

« Il conflitto di interessi, inteso come un presidente del Consiglio proprietario di tv che potrebbe sfavorire la Rai, per me non esiste. Tremonti ci ha restituito 123 milioni di crediti storici. Il ministero delle Comunicazioni ci ha aiutato sulle frequenze per il digitale. Passiamo allazienda. Dal 21 settembre al 6 dicembre Raiuno ha recuperato la leadership su Canale 5, non accadeva dal 2000. Bonolis ha superato Striscia : mai avvenuto. Raidue e Raitre vincono su Italia 1 e Rete 4. Il Tg1 ha regolarmente la meglio sul Tg5 . La raccolta pubblicitaria è in crescita, chiuderemo il 2003 con un -3% rispetto al 2002 contro una previsione del -9,9% di aprile. Lutile 2003 per la Rai Spa sarà di 20 milioni di euro e di 50 milioni in termini di consolidato di gruppo. È una Rai vittima del conflitto di interessi, questa?».





Ma che bravo! Inteso come "sfavorire la Rai", certo che non esiste. E inteso come un capo di governo che controlla linformazione nazionale, che ne dice? Nemmeno lì esiste?













Guardi che è lItalia, la vittima del conflitto di interessi. Ma era davvero così difficile da capire, 'sta domanda?

Intanto la presidente Annunziata lamenta: lapprofondimento giornalistico è un monopolio di Vespa.

« Invece la Rai è unedicola ove puoi comprare Vespa, Socci con Excalibur, Floris con Ballar , Primo piano ogni sera su Raitre, Tg2 dossier , Tv7 , Speciale Tg1 ».







A proposito, c
e lha "Tempo"? Ce lha "Grazia"? Ce lha "Mani di Fata"? Ecco, bravo...

Ad agosto lei promise: con Santoro discutiamo, vedremo. Siamo a dicembre e non si è visto nulla.

«Non è vero. Abbiamo avanzato recentissime proposte a Santoro, anche per farlo tornare in video».






Ah, perchè "discutere" e "avanzare proposte" è diventato la stessa cosa, adesso?

La famosa fascia notturna per pochi intimi...

«No. Quella riguardava una parte di una strada giudiziaria ereditata dalla vecchia amministrazione».




La colpa è sempre degli altri, questo si sa.

Il magistrato ha imposto il reintegro di Santoro e del suo gruppo in palinsesto...

«Veramente alla fine ha vinto la Rai che ha visto riconosciuto dal giudice il proprio ruolo di guida editoriale. Ma torniamo a oggi. Santoro conosce bene le nuove proposte. Abbiamo avuto contatti civili, anzi cordiali. Ora aspettiamo una risposta».






Anche Sacco e Vanzetti conoscevano molto bene la "proposta" del tribunale, se è solo per quello.

Cosa ha pensato quando Il fatto di Enzo Biagi è stata votata come migliore trasmissione dei 50 anni della Rai?

«Si tratta di un giudizio legato al passato. Io penso al presente e al futuro».



Ha mai visto un giudizio legato al futuro, Direttore? Su una trasmissione che ancora deve andare in onda?

Perché non immaginare un presente con Enzo Biagi, scusi?

«Le scelte editoriali sono ben delineate. E poi cè libertà editoriale. Non accetto che si possano imporre nomi».



Veramente, più che imporre, si tratterebbe semplicemente di ridargli il posto che già era suo.

Sanremo è nella bufera. Tony Renis è accusato di essere troppo amico di Berlusconi, di aver avuto frequentazioni mafiose.

«Ma in Italia è forse un reato essere amici di Berlusconi? Adesso non capovolgiamo il mondo... In quanto al resto, Tony Renis è un signor professionista che mi risulta essere incensurato né mai implicato in alcun genere di processi. Lo abbiamo chiamato per Sanremo perché è il suo lavoro».



No, su questo ha perfettamente ragione lei. Anzi, qui sembra quasi che stia diventando un reato non esserlo.

E certo che non è implicato. Se no, che mafioso sarebbe? Un coglione qualunque, sarebbe, di quelli che vanno in galera per non aver battuto lo scontrino delle caramelle.

Che cosa pensa della legge Gasparri?

«Quando verrà promulgata, eviterà a Raitre di perdere 150 milioni di pubblicità in un colpo solo con conseguenti soluzioni traumatiche sulloccupazione. Perciò la Gasparri, come capo di questa azienda, mi va benissimo».





Come capo di questa azienda, le va bene. E come cittadino di uno stato democratico?

Lucia Annunziata conferma: quando la Gasparri è legge, mi dimetto.

«E sbaglia. Nelle aziende si sta fino alla fine».




Credere, avvelenare, marcire. Come Trapattoni con la nazionale.

Anche se mancano le condizioni, come sostiene la presidente?

«Io penso alle condizioni aziendali: il presidente di una società non dovrebbe dimettersi per motivazioni politiche che posso capire, rispettare ma che riguardano un altro ordine di problemi. Io dico: resta, presidente, lavoriamo per la Rai».




Perchè in Rai le pressioni politiche non sono più "condizioni", adesso? Cosè, un'associazione bocciofila, per caso?

Lei resterebbe anche con un Cda-Smart, ridotto a tre consiglieri se fossero in due a dimettersi?

«Io sono un tecnico, un dirigente dazienda. Non ho un ruolo politico. Il mio compito è guidare la Rai fino allultimo minuto contando su una squadra di grande professionalità».



Certo, lo sanno anche i bambini che "guidare la Rai" non significa affatto fare delle scelte politiche.


Infatti "lottizzazione" è un termine inventato per promuovere all'interno dell'azienda il gioco del Lotto.
Cè davvero lEnel nel suo futuro, come dicono?

«Ora lavoro per la Rai, per il bene dellazienda. Il futuro? E chi lo conosce? Magari alla Brambilla & C., magari alla Rai, dove mi trovo bene».

Paolo Conti




Visto che lavora così bene "per il bene delle aziende", perchè invece non se ne va direttamente in pensione, dopo?

Massimo Mazzucco




Ecrit par Massimo Mazzucco, le Saturday 13 December 2003, 07:24 dans la rubrique "Premiers Pas".


Commentaires :

  ImpasseSud
13-12-03
à 19:34

Questione di vocabolario

Massimo, per i servi del potere tutti i vocabolari andrebbero riscritti : il significato di ogni singola parola deve essere ristretto ad uno, quello inteso dal capo.

In “Ballarò”, la trasmissione condotta da Giovanni Floris andata in onda su RAI 3 il 2 dicembre scorso con il titolo “Giornalisti e comici”, l’intento era di “festeggiare” la censura tra accuse e negazioni. Il servo del potere (di cui ho dimenticato il nome, cmq ciò che dice uno lo ripete l’altro) si è portato lo Zingarelli (l'ultima edizione ha precisato) per leggere al buon pubblico la definizione che dà quel vocabolario della “satira”. In buona straniera che ha sempre qualcosa da imparare giacché in materia di umorismo ciò che è vero da un lato della frontiera non lo è per forza dell’altro, ho ascoltato con tutte e due le mie orecchie :”Discorso, scritto, atteggiamento e sim. che ha più o meno esplicitamente lo scopo di mettere in ridicolo ambienti, concezioni, modi di vivere". E poi di spiegarci in lungo e in largo che la Guzzanti non fa “satira” ma che il suo programma è un insulto, che non deve sempre prendersela con Berlusconi, che Santoro ….., ecc.” Siccome ho l’abitudine di farmi le mie opinioni da me, in mancanza dell’ultima edizione dello Zingarelli, sono andata nel mio Devoto Oli che dice : “1- Genere di composizione poetica a carattere moralistico o comico, che mette in risalto, con espressioni che vanno dall’ironia pacata e discorsiva fino allo scherno e all’invettiva sferzante, costumi e atteggiamenti comuni alla generalità degli uomini, o tipici di una categoria o di un solo individuo….. 2- Critica più o meno mordace (dal sarcasmo alla caricatura) verso aspetti o personaggi tipici della vita contemporanea : s. politica.” Dopodiché mi sono domandata : “hanno già troncato/censurato lo Zingarelli o sarà forse il mio Devoto Oli ad essere troppo vecchio?


  Mazzucco
14-12-03
à 03:24

Re: Questione di vocabolario

A volte i commenti sono veri e propri articoli - nel senso che introducono e sviluppano un concetto adiacente, ma nuovo - che meriterebbero di essere letti tanto quanto l'articolo stesso. I tuoi sono spesso così.

Siccome questo sito è decisamente "privato" (e io non intendo promuoverlo in nessun modo), sarebbe bello se tu postassi i tuoi commenti sotto gli stessi articoli che pubblico o su comedonchisciotte, o su triburibelli (che in queste ore è però "down).

Io continuo a pubblicare su quei due siti, per motivi diversi, anche se con ciascuno già da tempo ho trovato il limite riguardo a quello che vorrei fare io in rete. Ho quindi deciso di aprire un sito mio (cosa che sto facendo), e nel frattempo questo joueb ne è un pò la "prova generale". Ma nient'altro. (E purtroppo ha dei limiti tecnici che non sono superabili).

(Se ti scoccia la procedura di iscrizione ecc., posso sempre postarli io a tuo nome, se mi autorizzi a farlo).

Massimo


  Mazzucco
14-12-03
à 03:40

Re: Re: Questione di vocabolario

A proposito della restrizione di vocabolario, e delle nostre due nazioni, sotto il fascismo nacque proprio la persecuzione della parola transalpina, che andava sostituita con un equivalente nazionale, per quanto storpiato o ridicolo fisse. Anche i nomi dei paesi, nelle vallate confinanti, hanno fatto quella fine. Al momento mi viene in mente Salbertrand, che divenne Salebertano, o qualcosa del genere, oppure Sauze d'Oulx che divenne Salice d'Ulzio - ma ce ne furono mille.